2° Cultura particolare delle facoltà dello spirito. Questa cultura risguarda l'intelligenza, i sensi, la immaginazione, la memoria, l'attenzione e lo spirito (Witz) come qualità peculiare. Abbiamo già parlato della cultura dei sensi, per esempio della vista. In quanto alla immaginazione, devesi notare una cosa ed è, che i fanciulli son dotati di una immaginazione potentissima, e però questa non ha bisogno d'essere sviluppata ed estesa con favole e novelle. Piuttosto dev'essere frenata e sottoposta a regole, senza lasciarla però disoccupata del tutto.
Le carte geografiche sono una grande attrattiva per tutti i fanciulli, anche pei bambini: Benché stanchi d'ogni altro studio, essi imparano ancora qualcosa per mezzo delle carte. Questa pei fanciulli è una distrazione conveniente, dove la immaginazione, senza divagar troppo, trova da fermarsi su certe figure. Onde si potrebbe far loro incominciare gli studi dalla Geografia, cui sarebbero unite figure di animali, di piante, eccetera, destinate a vivificare la Geografia stessa. La Storia dovrebbe venire più tardi.
Riguardo all'attenzione, vuolsi notare ch'essa ha bisogno d'essere fortificata in generale. Unire fortemente i nostri pensieri ad un oggetto non è una prerogativa ma una debolezza del nostro senso interiore, il quale si mostra indocile in questo caso e non si lascia applicare dove noi vogliamo. Nemica d'ogni educazione si è appunto la distrazione. La memoria suppone l'attenzione.
38. Ora passiamo alla cultura delle facoltà superiori dello spirito, che sono l'intelletto, il giudizio e la ragione.
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