Pagina (88/96)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Ora, poiché bisogna evitare che questa idea metta radice nella immaginazione dei fanciulli, devesi cercare per tempo di inculcar loro idee religiose. Il che, per altro, non vuol essere un mero esercizio di memoria, nè una pura imitazione affettata, ma devesi al contrario seguir sempre la via naturale. I fanciulli, pur non avendo ancora l'idea astratta del dovere, dell'obbligazione, della condotta buona o cattiva, capiranno esservi una legge del dovere e ch'essa non consiste nel piacere, nell'utile, o in altre simili considerazioni che la determinano, ma in qualcosa di generale che non si fonda sui capricci umani. Bensì il maestro medesimo deve farsi questa idea.
      Prima si deve tutto riferire a Dio nella natura, e attribuire ancor questa a Lui. Per esempio. si dimostrerà in primo luogo che tutto è disposto per la conservazione delle specie e per l'equilibrio loro, ma indirettamente anche per l'uomo affinché possa rendersi felice.
      La miglior via per dare fin da principio un'idea chiara di Dio sarebbe questa: paragonare per analogia il concetto di Dio con quello d'un padre che abbia cura di noi tutti; si arriva cosi felicemente a concepire l'unità del genere umano come una sola famiglia.
      In che adunque consiste la Religione? La Religione è la legge che risiede in noi stessi, in quanto riceve da un legislatore e da un giudice l'autorità che ha su noi; è la morale applicata alla cognizione di Dio. Se la religione non si unisce alla morale, essa altro non è che una maniera di sollecitare il favore celeste.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

La pedagogia
di Immanuel Kant
Paravia Torino
1925 pagine 96

   





Dio Dio Dio Religione Religione Dio