Nell'anno 1872 Kropotkin viaggiò, nel Belgio e nella Svizzera. Era appunto l'epoca in cui, specialmente in quest'ultimo paese, l'Internazionale faceva parlare di sè. Era avvenuta la celebre scissione fra Marx e Bakounine al Congresso dell'Aia, dopo che al Congresso di Berna gli anarchici avevano tracciate le linee generali del loro programma e della loro tattica, che respingeva ogni partecipazione all'azione politica che consolidasse la forma di Stato, cioè al Parlamentarismo. La Federazione Giurassiana era nel suo pieno vigore.
Kropotkin, che già professava idee liberali ed avanzate, si trovò facilmente preso in quel movimento grandioso d'uomini e d'idee, e nel suo spirito aperto e scevro di preconcetti non tardò a farsi strada la concezione anarchica ch'egli accettò risolutamente, e alla cui propaganda si consacrò senza riserve.
Infatti rientrato in Russia, eccolo partecipare a quel movimento rivoluzionario e far parte del gruppo dei «Ciakovzki», il più affine alle sue idee. Fu anzi incaricato di scrivere il programma di questo partito e della sua organizzazione.
Non potendo resistere alla febbre dell'agitazione e della propaganda rivoluzionaria, eccolo fin da quell'anno istesso, 1872, nascondere il suo vero essere sotto le vesti d'operaio, partecipare alla vita dei lavoratori del distretto di Alessandro Newsky, e tenere una serie di conferenze clandestine in forma popolare, per sviluppare nella massa incosciente l'idea del socialismo libertario. Si faceva chiamare «Boradin» ed era così diventato lo spettro rosso della polizia russa, la quale dappertutto lo andava cercando, senza riuscire a mettergli le mani addosso.
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La conquista del pane
di Petr Alekseevic Kropotkin
Libreria internazionale d'avanguardia Bologna 1948
pagine 282 |
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