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      Con quell'ammirabile spirito di organizzazione spontanea che il popolo, e sovratutto la nazione francese, possiede a un così alto grado in tutti gli strati sociali, e che così raramente gli vien permesso d'esercitare, ecco sorgere, anche in una città tanto vasta come Parigi, anche in pieno fermento rivoluzionario, - un immenso servizio liberamente costituito, per fornire a ciascuno le derrate indispensabili.
      Che il popolo possa soltanto agire senza aver le mani legate, e in otto giorni il servizio delle derrate si farà con una regolarità ammirevole. Bisogna non aver mai veduto all'opera il popolo laborioso; bisogna aver avuto per tutta la vita il naso fra gli scartafacci e non conoscere nulla del popolo, per poterne dubitare. Parlate dello spirito organizzatore di questo grande disconosciuto che è il Popolo a coloro che l'hanno visto a Parigi nei giorni delle barricate, o a Londra, durante l'ultimo grande sciopero,(16) quando doveva sostentare un mezzo milione di affamati, e vi diranno quanto egli sia superiore a tutti i burocratici delle nostre amministrazioni!
      D'altronde, se anche si dovesse subire per quindici giorni o un mese qualche disordine, poco importa! Per la massa sarà sempre meglio di ciò ch'essa ha oggigiorno; e poi, in tempo di Rivoluzione, si mangia ridendo, o piuttosto discutendo, un po' di pan secco e di salame, senza mormorare! E in ogni caso, quel che allora spuntasse fuori, sotto la pressione dei bisogni immediati, sarebbe infinitamente da preferirsi a tutto ciò che si potesse inventare fra quattro mura, in mezzo a filze di volumi, o negli uffici del Municipio.


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La conquista del pane
di Petr Alekseevic Kropotkin
Libreria internazionale d'avanguardia Bologna
1948 pagine 282

   





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