Con queste tabelle e questi particolari noi non arriveremo mai a persuadere questi borghesi, - e, ahimè! quei lavoratori imborghesiti, - i quali considerano il popolo come un'agglomerazione di selvaggi che si mangiano il naso l'uno coll'altro, dacchè il governo più non funziona. Ma bisogna non aver mai visto il popolo deliberare, per dubitare un solo istante che, s'egli fosse padrone di fare questa ripartizione, non la farebbe secondo i più puri sentimenti di giustizia e di equità.
Andate a dire in una riunione popolare, che le pernici debbono essere riservate per i fannulloni delicati dell'aristocrazia, e il pan nero per i malati degli ospedali. Sarete fischiato, e vi si urlerà contro con tutta la forza dei polmoni.
Ma dite invece in questa stessa riunione, o predicate sui crocicchi delle vie, che il nutrimento più delicato deve essere riservato dapprima per i più deboli e per gli ammalati. Dite che, se in tutta Parigi vi fossero solo dieci pernici e una cassa di vino di Malaga dovrebbero essere portate nelle camere dei convalescenti; dite ciò...
Dite che il fanciullo dev'essere considerato subito dopo l'ammalato. A lui spetta il latte delle vacche e delle capre, se non ce n'è abbastanza per tutti! Al fanciullo e al vecchio l'ultimo boccone di carne, e all'uomo robusto il pan duro, se si fosse ridotti a questa estremità.
Dite, in una parola, che se la tale derrata non si trova in quantità sufficiente, e se occorre ripartirla, le ultime razioni saranno riserbate a coloro che ne hanno più bisogno; dite questo, e voi vedrete che il consenso unanime del popolo verrà a voi.
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La conquista del pane
di Petr Alekseevic Kropotkin
Libreria internazionale d'avanguardia Bologna 1948
pagine 282 |
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Parigi Malaga
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