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      Ma se il popolo non si lascierà menar pel naso dai falsi ragionamenti coi quali si cercherà di sedurlo; s'egli comprenderà che una nuova strada comporta nuovi metodi, e se prenderà da sè stesso in mano i suoi affari - allora l'espropriazione potrà effettuarsi senza grandi difficoltà.
      - «Ma in qual modo? Come potrà essa farsi?» ci si domanderà. Lo diremo or ora, ma con una riserva. Ci ripugna il dover tracciare, nei loro menomi particolari, dei piani di espropriazione. Noi sappiamo anticipatamente che tutto ciò che un uomo o un gruppo possono suggerire oggi, sarà domani sorpassato dalla vita umana. Questa, l'abbiamo detto già, farà meglio e più semplicemente di tutto ciò che le si potrebbe suggerire in anticipazione.
      Così, nello schizzare il metodo, secondo il quale l'espropriazione e la ripartizione delle ricchezze «potrebbero» farsi senza l'intervento del governo, noi non vogliamo far altro che rispondere a coloro i quali dichiarano esser la cosa impossibile. Ma teniamo a ricordare che, in nessun modo noi abbiamo la pretesa di preconizzare la tale o la tal'altra maniera di organizzarsi. Quel che ci preme, si è di dimostrare soltanto che l'espropriazione «può» farsi per mezzo dell'iniziativa popolare, e «non può» farsi altrimenti.
      Si può prevedere che sin dai primi atti di espropriazione, si formeranno in ogni strada, in ogni mucchio di case, gruppi di cittadini di buona volontà, i quali verranno ad offrire i loro servigi per informarsi del numero degli appartamenti vuoti, degli appartamenti occupati da famiglie troppo numerose, delle abitazioni malsane e delle case che, troppo spaziose per quei che le occupano, potrebbero dare alloggio a coloro che mancano d'aria nei loro tuguri.


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La conquista del pane
di Petr Alekseevic Kropotkin
Libreria internazionale d'avanguardia Bologna
1948 pagine 282