Vi sarà uno sconvolgimento, è certo. Soltanto bisogna che questo sconvolgimento non avvenga con pura perdita, bisogna che questa sia ridotta al minimo. Ed è appunto - non ci stancheremo mai di ripeterlo - è appunto rivolgendosi agli interessati, e non ad uffici intermediari, che si otterrà la minima quantità di inconvenienti, per tutti.
Il popolo commette errori sopra errori quando deve scegliere entro le urne tra i fanatici che si disputano l'onore di rappresentarlo, e s'incaricano di far tutto, saper tutto, organizzar tutto. Ma quando egli dovrà organizzare ciò che conosce, ciò che lo tocca direttamente, egli opererà meglio di tutti gli uffici possibili. Non lo si vide all'epoca della Comune, a Parigi? Non lo si è visto nell'ultimo sciopero di Londra? Non lo si vede ogni giorno in ogni comune agrario?
LE VESTIMENTA
Se le case sono considerate come patrimonio comune della città, e se si procede alla ripartizione delle derrate in razioni, si dovrà necessariamente fare un passo di più. Si sarà costretti inevitabilmente a considerar la questione del vestito; e la sola soluzione possibile sarà ancor quella d'impadronirsi, in nome del popolo, di tutti i magazzini di abiti, e di spalancarne le porte a tutti, perchè ognuno si possa prendere ciò che occorre. La messa in comune delle vestimenta, e il diritto per tutti di prendere nei magazzini comunali, o di domandare ai laboratori di confezione ciò di cui si ha bisogno, ecco la soluzione che s'imporrà dacchè il principio comunista sarà stato applicato alle case e alle derrate.
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La conquista del pane
di Petr Alekseevic Kropotkin
Libreria internazionale d'avanguardia Bologna 1948
pagine 282 |
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Comune Parigi Londra
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