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      Certo, oggi, quando esseri umani, a centinaia di migliaia mancano di pane, di carbone, di abiti e di ricovero, il lusso è un delitto: per soddisfarlo bisogna che il figlio del lavoratore manchi di pane. Ma in una società in cui tutti mangeranno a volontà, saranno più vivaci i bisogni di ciò che noi oggi chiamiamo di lusso. E siccome tutti gli uomini non possono e non debbono rassomigliarsi (la varietà dei gusti e dei bisogni è la principale garanzia del progresso dell'umanità) vi saran sempre, ed è sperabile che sempre vi siano, uomini e donne che proveranno lo stimolo di bisogni superiori alla media comune, verso una direzione qualunque.
      Non tutti possono sentire il bisogno di un telescopio; imperocchè, quand'anche l'istruzione sia generale, vi saranno persone che preferiranno gli studi microscopici a quelli del cielo stellato. Vi son di quelli che amano le statue, ed altri le tele dei grandi maestri; il tale individuo non ha altra ambizione che quella di possedere un piano eccellente, mentre l'altro si contenta di una chitarra. Il contadino adorna la sua stanza con una oleografia, e se il suo gusto si sviluppasse, vorrebbe avere una bella incisione. Oggi, colui che prova dei bisogni artistici non può soddisfarli, meno che non erediti una grande fortuna; ma «lavorando seriamente» e appropriandosi di un capitale intellettuale che gli permetterà seguire una professione liberale, ha sempre la «speranza» di soddisfare un giorno più o meno i suoi gusti.
      Così si rimprovera generalmente alle nostre società comuniste ideali di aver per unico obbiettivo la vita materiale di ogni individuo: «Voi otterrete forse il pane per tutti, ci si dice, ma non avrete nei vostri magazzini comunali nè belle pitture, nè strumenti d'ottica, nè mobili di lusso, nè adornamenti - insomma, quelle mille cose che servono a soddisfare l'infinita varietà dei gusti umani.


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La conquista del pane
di Petr Alekseevic Kropotkin
Libreria internazionale d'avanguardia Bologna
1948 pagine 282