Voi ci raccontate un'utopia, una novella delle fate. Un aggruppamento centrale, con un direttore risoluto, potrebbe solamente imporlo».
Ebbene, ciò che vi ha di più interessante in quest'organizzazione, si è che non esiste alcun governo centrale europeo delle strade ferrate! Niente! Niente ministri delle strade ferrate, niente dittatori, nemmeno un parlamento continentale, nemmeno un comitato dirigente. Tutto si compie per mezzo di contratti.
E allo statista che pretende «che mai non si potrà fare a meno del governo centrale, non fosse altro che per regolare il traffico», noi domandiamo:
«Ma in qual modo le strade ferrate dell'Europa possono farne a meno? Come arrivano esse a far viaggiare milioni di viaggiatori e montagne di merci attraverso tutto un continente? Se le compagnie proprietarie delle strade ferrate hanno potuto intendersi fra di loro, perchè mai i lavoratori che prendessero possesso delle linee ferroviarie non si accorderebbero nella stessa guisa? E se la compagnia di Pietroburgo-Varsavia, e quella di Parigi-Belfort possono agire con accordo senza darsi il lusso di un comandante per l'una e per l'altra, perchè in seno alle nostre società, ciascuna di esse costituita da un gruppo di lavoratori liberi, si avrebbe bisogno di un governo?
II.
Quando noi tentiamo di dimostrare, per mezzo di esempi, che oggi stesso, malgrado l'iniquità che presiede all'organizzazione della società attuale, gli uomini, purchè i loro interesi non siano diametralmente opposti, sanno benissimo mettersi d'accordo senza intervento dell'autorità, noi non ignoriamo le obbiezioni che ci saranno rivolte.
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La conquista del pane
di Petr Alekseevic Kropotkin
Libreria internazionale d'avanguardia Bologna 1948
pagine 282 |
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Europa Pietroburgo-Varsavia Parigi-Belfort
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