III.
Quante volte non abbiamo noi letto negli scritti dei socialisti di Stato delle esclamazioni di questo genere: «E chi s'incaricherà dunque nella società futura di regolare il traffico dei canali? Se passasse per la testa d'uno dei vostri «compagni» anarchici, l'idea di mettere una barca attraverso il canale e di sbarrare la via alle migliaia d'imbarcazioni, - chi potrebbe ridurlo alla ragione?». Confessiamo che la supposizione è un poco fantastica. Ma si potrebbe aggiungere: «E se, per esempio, il tal comune o il tal gruppo volessero far passare le loro barche innanzi alle altre, ingombrando il canale per trasportare, forse, delle pietre mentre che il grano, destinato al tal altro comune rimarrebbe trascurato, chi regolerebbe dunque l'andamento dei battelli, in mancanza del governo?».
Ebbene, la vita reale ci ha mostrato ancora che si può fare a meno benissimo del governo. La libera intesa, la libera organizzazione, sostituiscono questa macchina costosa e dannosa, e fanno meglio.
Si sa che cosa siano per l'Olanda i suoi canali: sono le strade. Si conosce ancora quale immenso traffico si effettui su questi canali. Ciò che da noi si trasporta sulle strade ferrate o di terra, in Olanda si trasporta per la via dei canali. È quello il posto dove potrebbero avvenire dispute e contese per la precedenza nel passaggio dei battelli. È là che il governo dovrebbe intervenire per mettere l'ordine nel traffico.
Ebbene, no. Più pratici, gli Olandesi, da lunghissimo tempo, han saputo aggiustarsi altrimenti, creando specie di corporazioni, o sindacati di battellieri.
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La conquista del pane
di Petr Alekseevic Kropotkin
Libreria internazionale d'avanguardia Bologna 1948
pagine 282 |
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