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      Non vi avvedete dunque che con i vostri metodi d'insegnamento, elaborati da un ministero per otto milioni di scolari, i quali rappresentano otto milioni di capacità differenti, voi non fate che imporre un sistema buono per le mediocrità, immaginato da una media di mediocrità? La vostra scuola diventa un'università dell'infingardaggine, come la vostra prigione è un'università del delitto! Rendete dunque libera la scuola, abolite i vostri gradi universitari, fate appello ai volontari dell'insegnamento, cominciate da qui, invece di promulgare leggi contro la poltroneria, leggi che non faranno che irrreggimentarla.
      Date all'operaio, il quale non può adattarsi a fabbricare una minuscola particella di un articolo qualunque, che soffoca presso una piccola macchina da forare, ch'egli finisce per odiare, dategli la possibilità di lavorar la terra, di abbattere alberi nella foresta, di sfidare le tempeste in mare, di solcare lo spazio sulla locomotiva. Ma non fatene un poltrone, costringendolo per tutta la sua vita, a sorvegliare una macchinetta da bollare la testa di una vite o a forare la cruna di un ago!
      Sopprimete soltanto le cause che creano i pigri, e persuadetevi che non rimarranno più individui i quali odiino realmente il lavoro, e soprattutto il lavoro volontario, e non vi sarà più bisogno di un arsenale di leggi per provvedere contro di loro.
     
     
     
      IL SALARIATO COLLETTIVISTA
     
      I.
     
      Nei loro piani di ricostruzione della società, i collettivisti commettono a nostro parere due errori. Pur parlando di abolire il regime capitalista, essi vorrebbero mantenere, nondimeno, due istituzioni le quali costituiscono il fondo di questo regime: il governo rappresentativo e il salariato.


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La conquista del pane
di Petr Alekseevic Kropotkin
Libreria internazionale d'avanguardia Bologna
1948 pagine 282