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      Non è anche lo studio dei bisogni che dovrebbe governar la produzione? - Sarebbe dunque, per lo meno, altrettanto logico di cominciare da questo studio e vedere in seguito in qual modo occorra agire per soddisfare questi bisogni per mezzo della produzione.
      Ed è appunto ciò che noi facciamo.
      Ma dacchè la esaminiamo da questo punto di vista, l'economia politica cambia totalmente di aspetto. Essa cessa di essere una semplice descrizione dei fatti e diventa una scienza, allo stesso titolo della psicologia: si può definirla, «lo studio dei bisogni dell'umanità e dei mezzi di soddisfarli con la minor perdita possibile delle forze umane». Il suo vero nome sarebbe «fisiologia della società». Essa costituisce una scienza parallela alla fisiologia delle piante o degli animali, la quale, anch'essa, è lo studio dei bisogni della pianta o dell'animale, e dei mezzi più vantaggiosi per soddisfarli. Nella serie delle scienze sociologiche, l'economia delle società umane viene a prendere il posto occupato nella serie delle scienze biologiche dalla fisiologia degli esseri organizzati.
      Noi diciamo: «Ecco degli esseri umani, organizzati in società. Tutti sentono il bisogno di abitare in dimore salubri. La capanna del selvaggio più non li soddisfa. Essi richiedono un riparo solido, più o meno confortevole. - Si tratta di sapere se, data la produttività del lavoro umano, essi potranno aver ciascuno la propria casa o ciò che impedirebbe loro di averla».
      E noi ci avvediamo subito che ogni famiglia in Europa potrebbe aver perfettamente una casa confortevole, come se ne edificano in Inghilterra e nel Belgio, o alla città Pullman, oppure un appartamento corrispondente.


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La conquista del pane
di Petr Alekseevic Kropotkin
Libreria internazionale d'avanguardia Bologna
1948 pagine 282

   





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