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      Si esperimenterà la irrigazione del suolo con coltivazioni di micro-organismi, idea tanto razionale, nata da ieri, per mezzo della quale si daranno al suolo le piccole cellule viventi necessarie alle piante, sia per alimentare le piccole radici, sia per decomporre e render assimilabili le parti costitutive del suolo.
      Si esperimenterà... ma non spingiamoci troppo oltre; si giungerebbe alle regioni romanzesche. Atteniamoci alla realtà dei fatti acquisiti. Coi processi di coltivazione già in uso, applicati su vasta scala, usciti fin d'ora vittoriosi nella lotta contro la concorrenza mercantile, noi possiamo darci comodi e lusso, in compenso d'un lavoro gradito. Un prossimo avvenire c'insegnerà quanto vi ha di attuabile nelle future conquiste che le recenti scoperte scientifiche ci fanno prevedere.
      Limitiamoci per ora ad inaugurare la nuova via consistente nello studio dei bisogni e nei mezzi di conseguirli. Una sola cosa manca alla rivoluzione: l'arditezza dell'iniziativa.
      Abbrutiti dalle nostre istituzioni fin dall'infanzia, asserviti al passato nell'età virile, fino alla tomba, non osiamo quasi pensare. Un'idea novella si fa strada? Prima di formarcene un'opinione, andiamo a consultare la vecchia scienza di cent'anni fa per sapere ciò che i maestri d'allora ne pensassero.
      Se l'arditezza del pensiero e l'iniziativa non faranno difetto, i viveri non verranno meno.
      Fra tutte le più grandi giornate della grande Rivoluzione, la più bella, la più grande, che rimarrà per sempre impressa nelle menti, fu quella in cui i federati, accorsi da ogni dove, lavorarono la terra del Campo di Marte per preparare la festa.


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La conquista del pane
di Petr Alekseevic Kropotkin
Libreria internazionale d'avanguardia Bologna
1948 pagine 282

   





Rivoluzione Campo Marte