Infatti egli dice ironicamente che non vi è alcuna ragione di far pagare il doppio, «tranne quella che per far correre un treno mille leghe occorre un doppio impiego di carbone, di lavoro, ecc., che non per le sole cinquecento. Ma havvi forse qualche ragione per imporre ai minatori, ai macchinisti un doppio lavoro?»
Io mi permetto di osservare che ogni viaggiatore non ha e non potrà avere un treno speciale a sua disposizione, e quindi ciascuno si servirà di quel treno o di quei treni che percorreranno in permanenza un dato tragitto, con un dato orario, indipendentemente dal numero dei viaggiatori che portano. Quindi il macchinista non fa e non farà alcun lavoro in più del suo lavoro normale. Per la stessa ragione non vi sarà maggior sciupìo di carbone della quantità solita; senza contare poi che la non lontana applicazione dei motori elettrici risolverà in modo molto semplice tale questione. N. d. T.
(14) Henry George, illustre sociologo americano, morto nel 1897, di tendenze democratiche socialiste. Fu candidato alla carica di Sindaco di New York, presentandosi con programma indipendente. Ottenne 66.000 voti. Le sue opere principali Progresso e Povertà e Problemi Sociali sono importantissime per la volgarizzazione delle più ardue questioni sociali che in esse si contiene. Il suo programma politico aveva come caposaldo l'adozione del tipo d'imposta unica (single tax) che gravasse segnatamente sulle proprietà fondiarie, di cui H. G. vagheggiava la nazionalizzazione. N. d. T.
(15) È da notarsi che l'Autore ha pubblicato la «Conquista del Pane» nel 1892. N. d. T. ... ed una volta di più, si vede che le rivoluzioni maturano con un ritmo molto più lento del desiderato!
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La conquista del pane
di Petr Alekseevic Kropotkin
Libreria internazionale d'avanguardia Bologna 1948
pagine 282 |
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