L'ideale dei comunisti religiosi è sempre stato il pasto in comune; si è per mezzo appunto del pasto in comune che i primi cristiani manifestavano la loro adesione al cristianesimo. La comunione ne è ancora l'ultimo vestigio. I giovani Icariani hanno voluto finirla con questa tradizione religiosa. Essi pranzano in una sala comune, ma in piccole tavole separate, alle quali si dispongono secondo le attrattive del momento. I comunisti di Anama hanno ciascuno il loro alloggio, e mangiano in casa loro, pur prendendo le loro provviste a volontà nei magazzini del Comune. N. d. A.
Più recenti sono gli esempi delle comunità agricole ebraiche in Palestina, vere società pratiche del vivere anarchico. (l'Editore)
24 La frase tra parentesi quadre manca dall'edizione di riferimento; è stata ripresa dalla seguente edizione: PIETRO KROPOTKINE, La conquista del pane, Terza edizione, Edizioni della rivista Università Popolare, Via Carlo Poerio, 38, Milano, 1910 (?), Collana: Biblioteca "Germinal" vol. 3°. [nota per l'edizione elettronica Manuzio]
(25) Si chiamavano città hanseatiche, nel secolo XII, i comuni liberi della Hansa scandinavo-germanica, i quali erano federati tra loro liberamente per la protezione del commercio: (es. Amburgo, Brema, Lubecca, ecc., chiamate anche città libere). Per avere un'idea lucida ed esatta del funzionamento economico, politico, sociale dei comuni liberi nel medioevo, i lettori farebbero bene a leggere il magnifico studio dello stesso Kropotkin: «L'Etat et son role historique», apparso nei numeri 34, 38, 39, 40, 42, 45, 47 (secondo anno) e 1, 9 e 10 (anno terzo) dei «Temps Nouveaux» di Parigi.
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La conquista del pane
di Petr Alekseevic Kropotkin
Libreria internazionale d'avanguardia Bologna 1948
pagine 282 |
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