Egli vede che su quella concezione è basata tutta l'attuale educazione religiosa, storica, giuridica e sociale, e che essa porta all'autoritarismo con tutte le sue forme di oppressione politica e di parassitismo economico. Questa preoccupazione non è nascosta, anche nel presente libro. Egli non nega che i fatti accumulati servano ad una tesi. Ma giustifica, dal punto di vista scientifico, la tendenziosità dell'opera, affermando necessario anteporre alle esagerazioni, alle unilateralità dei pseudo-darwinisti, riducenti tutto il processo evolutivo alla selezione determinata dalla lotta di tutti contro tutti, quel fattore importante dell'evoluzione che è la solidarietà. Il Kropotkin non vede ovunque armonia ed amore, e critica, anzi, la concezione idillica della vita animale. Quella che valorizza, e non trascura di porla in rilievo, è la solidarietà nella lotta. La sua posizione è, così, intermedia: tra gli hobbesiani e i russoiani; vale a dire: tra il pessimismo e l'ottimismo.
L'originalità della tesi sostenuta nella presente opera non è che relativa. Kropotkin stesso, nella Scienza Moderna e l'Anarchia e nella Introduzione a questo libro, ricorda coloro che lo hanno preceduto.
L'opera del Nostro si riallaccia, infatti, al movimento filosofico e scientifico del secolo XIX, e ancor più, a quello del secolo XVIII.
La derivazione della moralità dal sentimento di pietà, di simpatia, il Kropotkin la eredita dagli Enciclopedisti francesi, dai filosofi scozzesi ed inglesi, dai positivisti moderni.
| |
Kropotkin Scienza Moderna Anarchia Introduzione Kropotkin Enciclopedisti
|