Avviene tutto il contrario nelle bestie feroci. La cosa è diversa nell'uomo. Pare che i due istinti opposti: l'egoismo e la sociabilità siano in lui molto più potenti entrambi, e ad un tempo molto meno separabili che in tutti gli animali di specie inferiore. La manifestazione di una più grande potenza di egoismo o di individualità in un animale qualunque, è una prova indubitabile di una più grande perfezione relativa al suo organismo, il segno di una intelligenza superiore».26 Osservazione giusta, ma che non contrasta col solidarismo Kropotkiniano, che ammette il passaggio dalla solidarietà organica a quella volitiva, cioè da quella prevalentemente istintiva a quella, pur istintiva, ma anche razionale e volitiva. La concezione rivoluzionaria del Kropotkin, concilia, infatti, l'individualismo e il societarismo nella anarchia.
Se è falso che il Nostro sia caduto nel semplicismo di trasferire esempi della vita animale nel campo della sociologia umana, poichè egli vede soltanto nella vita animale individuarsi quelle tendenze che assumeranno forme più evolute nell'uomo, e se è ridicolo il supporre che egli volesse regolare la società umana su quelle animali, come sembrano supporre certi critici idioti, è indubbio che è il metodo delle analogie che lo à portato a non porre in luce bastante i vari trapassi dall'animale inferiore all'uomo, dal selvaggio all'uomo civile. Egli applica il metodo induttivo-deduttivo,27 che, nella presente opera, non è che l'uso del metodo delle analogie, che egli rimproverava al Comte come il «più traditore di tutti». Il lettore dovrà, non di meno, tener presente la posizione storica di questo libro, prima di tacciarlo di semplicismo.
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Osservazione Kropotkiniano Kropotkin Comte
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