163). L'idea della concorrenza di ciascuno contro tutti, sorta dalla ristretta concezione malthusiana, perdeva così la sua ristrettezza nello spirito di un osservatore che conosceva la natura.
Disgraziatamente, questi rilievi, che avrebbero potuto divenire base di ricerche molto feconde, erano tenuti nell'ombra dal cumulo di fatti che Darwin aveva riuniti col proposito di dimostrare le conseguenze di una reale competizione per la vita. Inoltre, egli non provò mai a sottomettere ad una più rigorosa indagine l'importanza relativa dei due aspetti sotto i quali si presenta la lotta per l'esistenza nel mondo animale, e non à mai scritto l'opera, che si proponeva di scrivere, sugli ostacoli naturali alla sovrariproduzione animale, opera che sarebbe stata la pietra di paragone dell'esatto valore della lotta individuale. Molto più, nelle pagine stesse delle quali abbiamo parlato testè, fra i fatti confutanti la ristretta concezione malthusiana della lotta, il vecchio spirito malthusiano riappare, per esempio, nelle osservazioni di Darwin sui pretesi inconvenienti che presenterebbe il mantenere «i deboli di spirito e di corpo» nelle nostre società civili (cap. V). Come se le migliaia di poeti, di sapienti, di inventori, di riformatori, deboli di corpo od infermi, e così pure le altre migliaia dei così detti «pazzi» o «entusiasti, deboli di spirito» non fossero fra le armi più preziose delle quali l'umanità à fatto uso nella sua lotta per l'esistenza - armi intellettuali e morali, come lo stesso Darwin à dimostrato in quegli stessi capitoli de La Origine dell'Uomo.
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