I lupi, le volpi e molti uccelli da preda ne sono un esempio.
Tuttavia le associazioni che non si estendono al di là dei legami della famiglia sono relativamente di piccola importanza riguardo a ciò che ci interessa, tanto più che conosciamo un gran numero di associazioni per dei fini più generali, quali la caccia, la reciproca protezione ed anche semplicemente per godere la vita.
Audubon à già menzionato che certe volte le aquile si associano per la caccia; il suo racconto delle due aquile calve, maschio e femmina, caccianti sul Mississipì, è ben noto. Ma una delle osservazioni più concludenti in questo ordine d'idee è dovuta a Siévertsoff. Mentre studiava la fauna delle steppe russe vide una volta un'aquila appartenente ad una specie della quale i membri vivono generalmente in branchi (l'aquila dalla coda bianca, Haliaëtos albicilla) elevarsi alto nell'aria durante una mezz'ora; essa descrisse i suoi larghi cerchi in silenzio quando d'improvviso fece sentire un grido penetrante; al suo grido rispose ben presto un'altra aquila che si avvicinò alla prima e fu seguita da una terza, una quarta e così di seguito fino a che nove o dieci aquile furono riunite e poi disparvero. Nel pomeriggio Siévertsoff si recò nel luogo verso il quale aveva visto le aquile dileguarsi; nascosto da una delle ondulazioni della steppa, s'avvicinò ad esse e scoprì che s'erano riunite attorno al cadavere d'un cavallo. Le anziane che, secondo l'abitudine, cominciarono il loro pasto per prime, - poichè queste sono le loro regole di convivenza - erano già appollaiate sui mucchi di fieno nella vicinanza e facevano la guardia, mentre le più giovani continuavano il loro pasto circondate da bande di corvi.
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