«Non ci si associa per morire», fu la osservazione profonda dell'Espinas; e l'Houzeau, che conosceva la fauna di certe regioni dell'America, quando questo paese non era ancora stato modificato dall'uomo, à scritto nel medesimo senso.
L'associazione si riscontra nel mondo animale in tutti i gradi dell'evoluzione, e, secondo la grande idea di Herbert Spencer, così brillantemente sviluppata nelle Colonie animali del Périer, essa è all'origine stessa dell'evoluzione nel regno animale. Ma, a misura che l'evoluzione progressiva si compie, vediamo l'associazione divenire man mano più cosciente. Essa perde il suo carattere semplicemente fisico, cessa di essere unicamente istintiva, diventa ragionata. Nei vertebrati superiori, è periodica, ossia gli animali vi ricorrono per la sodisfazione di un bisogno speciale, la propagazione della specie, le migrazioni, la caccia o la reciproca difesa. Si produce anche accidentalmente, quando degli uccelli, per esempio, s'associano contro un saccheggiatore, o quando dei mammiferi si uniscono sotto la pressione di eccezionali circostanze per emigrare. In quest'ultimo caso è una vera deroga volontaria ai costumi abituali. L'unione appare qualche volta a due o più gradi - la famiglia, da prima, poi il gruppo, ed infine l'associazione dei gruppi, abitualmente sparpagliati, ma che si uniscono in caso di necessità, come abbiamo veduto presso i bisonti e presso altri ruminanti. L'associazione può prendere anche una forma più elevata, assicurando maggiore indipendenza all'individuo senza privarlo dei vantaggi della vita sociale.
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