È la «gioia di vivere», il desiderio di comunicare in una maniera qualunque con altri individui della stessa specie od anche di un'altra specie; sono delle manifestazioni della socievolezza, nel senso proprio della parola, tratto distintivo di tutto il regno animale.86 Che il sentimento sia venuto dal timore provato all'avvicinarsi d'un uccello da preda, o da un «accesso di gioia» che prorompe quando gli animali sono in buona salute e particolarmente quando sono giovani, o che sia semplicemente il bisogno di dare libero corso ad un eccesso d'impressioni e di forza vitale, la necessità di comunicare le impressioni, di giuocare, di schiamazzare, o soltanto di sentire la prossimità di altri esseri simili si fa sentire in tutta la natura ed è, come ogni altra funzione fisiologica, un tratto distintivo della vita e della facoltà di ricevere delle impressioni. Questo bisogno giunge al più alto grado di svolgimento e ad una più bella manifestazione nei mammiferi, particolarmente tra i giovani, e sopra tutto tra gli uccelli; ma si fa sentire in tutta la natura ed è stato accuratamente osservato dai migliori naturalisti, compreso Pietro Huber, anche nelle formiche. Lo stesso istinto spinge le farfalle a formare quelle immense colonie delle quali abbiamo già parlato.
L'abitudine di riunirsi per ballare, e di decorare i luoghi dove gli uccelli eseguiscono le loro danze è bene illustrata dalle pagine che Darwin à scritto su questo soggetto nella Origine dell'uomo (cap. XIII). I visitatori del Giardino Zoologico di Londra conoscono pure il «berceau» del Ptilonorhynchus holosericeus dell'Australia.
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