Insomma, se accuratamente esaminiamo questo soggetto e se rileggiamo attentamente ciò che Darwin stesso scrisse, vediamo, che se vogliamo impiegare la parola «sterminio» parlando delle varietà di transizione, occorrerà prenderla in senso metaforico. Quanto alla «competizione», anche questo termine continuamente è usato da Darwin (vedete, per esempio, il paragrafo «Sulla estinzione») in un senso figurato, come un modo di dire, piuttosto che con l'intenzione di dare un'idea d'una reale lotta tra due gruppi della stessa specie per i mezzi d'esistenza. Comunque sia, l'assenza di forme intermedie non è argomento che provi questa competizione.
In realtà il principale argomento in favore di un'aspra competizione, per i mezzi di sussistenza, succedutasi incessantemente in seno ad ogni specie animale, per servirmi della espressione del prof. Geddes, è «l'argomento aritmetico» preso a prestito dal Malthus. Ma questo argomento non è affatto sicuro. Potremmo pur esaminare un certo numero di villaggi nella Russia del sud-est, i cui abitanti godono di una reale abbondanza di nutrimento, ma non ànno nessuna organizzazione sanitaria; e, vedendo che durante gli ultimi ottant'anni, nonostante un tasso di nascite di sessanta per mille, la popolazione è restata stazionaria, si potrebbe concludere che tra gli abitanti ci sia stata una terribile competizione per la vita. Tuttavia la verità è che se di anno in anno la popolazione è rimasta la stessa, ciò è avvenuto per la semplice ragione che un terzo dei nuovi nati morì prima di aver raggiunto i sei mesi, la metà nei quattro anni successivi, e, su cento bambini soltanto diciassette o diciotto raggiunsero l'età di vent'anni.
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