Essi tollerano di più il freddo e la fame, ma la loro forza fisica è inferiore a quella di un Europeo ben nutrito, ed i loro progressi intellettuali sono discretamente lenti. «Il male non può produrre il bene», come efficacemente dice Tchernychevsky in un notevole saggio sul Darwinismo.101
Molto fortunatamente la competizione non è la regola nel mondo animale nè nel genere umano. Essa è ristretta negli animali a periodi eccezionali, e la selezione naturale trova molte migliori occasioni per operare. Delle condizioni migliori sono create dalla eliminazione della concorrenza per mezzo del reciproco aiuto e del mutuo appoggio.102
Nella grande lotta per la vita - per la più grande pienezza e per la più grande intensità di vita, con la minore perdita di energia - la selezione naturale cerca sempre i mezzi di evitare la competizione quanto è possibile. Le formiche si uniscono in gruppi ed in colonie; esse accumulano delle provviste, allevano il loro bestiame; evitano così la competizione: e la selezione naturale sceglie tra le formiche le specie che sanno meglio evitare le competizioni con le loro conseguenze necessariamente perniciose. La maggior parte dei nostri uccelli si ritira lentamente verso il sud quando viene l'inverno, o si riunisce in innumerevoli società, ed intraprende lunghi viaggi, evitando così la competizione. Molti roditori cadono in letargo quando viene l'epoca nella quale comincerebbe la competizione, mentre altri roditori raccolgono del nutrimento per l'inverno e si riuniscono in grandi villaggi per assicurarsi la necessaria protezione al loro lavoro.
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