Si sa che anche al tempo dell'età della pietra le rive dei laghi svizzeri erano sparse di villaggi; ciascuno di questi era formato di parecchie capanne costruite in una piattaforma, la quale era sostenuta da numerosi pilastri piantati nel fondo del lago. Non meno di trentaquattro villaggi, la maggior parte datanti dall'età della pietra, sono stati scoperti sulle rive del lago Lemano, trentadue nel lago di Costanza, quarantasei nel lago di Neuchatel, e ciascuno di questi villaggi attesta l'immensa somma di lavoro che fu compiuto in comune dalla tribù, non dalla famiglia. Già si è fatto osservare che la vita degli uomini delle abitazioni lacustri dovette essere esente da guerre. E molto probabilmente è così, a giudicare da ciò che conosciamo dei popoli primitivi, i quali vivono in villaggi simili costruiti su palafitte lungo le coste del mare.
Si vede, anche da questo rapido sunto, che le nostre cognizioni sull'uomo primitivo non sono così limitate e che, fino ad ora, sono piuttosto opposte che favorevoli alle speculazioni dell'Hobbes. Le nostre conoscenze possono essere completate, su molti punti, dalla diretta osservazione di quelle tribù primitive che sono attualmente allo stesso livello di civiltà degli abitanti dell'Europa nelle epoche preistoriche.
È stato sufficentemente dimostrato da Eduardo Tylor e Lubbock che le tribù primitive che incontriamo attualmente non sono affatto degli esemplari degeneri di un uman genere che avrebbe conosciuto una più alta civiltà, come si è talvolta sostenuto.
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