Insomma, i genitori ubbidiscono di malavoglia a quest'obbligo, ed appena lo possono ricorrono ad ogni specie di compromessi per salvare la vita dei neonati. Tanto che, come ā dimostrato il mio amico Elia Reclus,138 inventarono i giorni di nascita felici ed infelici e risparmiano i fanciulli nati nei giorni felici; tentano di differire la sentenza per qualche ora e dicono allora che se il piccino ā vissuto un giorno, deve vivere tutta la sua vita naturale.139 Essi odono delle grida di piccini provenienti dalla foresta e dicono che sono presagio di sventura per la tribų se sono stati uditi; e perchč non ānno l'uso di dare a balia nč ānno asili per bambini lattanti per liberarsi dei loro nati, ciascuno di essi indietreggia davanti alla cruda necessitā di compiere la crudele sentenza: preferiscono esporre il bambino nel bosco piuttosto che togliergli la vita con la violenza. L'ignoranza, non la crudeltā, mantiene l'infanticidio; ed invece di moralizzare i selvaggi con dei sermoni, i missionari farebbero meglio a seguire l'esempio di Veniaminoff, che, ogni anno, fino ad un'etā molto avanzata, traversava, in un cattivo battello, il mare di Okhotsk, dove viaggiava, portato da cani, tra i suoi Tckuktchis, provvedendo loro del pane e degli strumenti da pesca. Arrivō cosė - lo so da lui stesso - a far sparire completamente l'infanticidio.
Le stesse osservazioni s'applicano all'usanza che osservatori superficiali descrivono come parricidio. Abbiamo veduto giā che il costume di abbandonare i vecchi non č cosė diffuso come pretendono alcuni scrittori.
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