CAPITOLO IV.
IL MUTUO APPOGGIO PRESSO I BARBARI
La grande migrazione dei popoli. - Una nuova organizzazione resa necessaria. - La comunità rurale. - Il lavoro in comune. - La procedura giudiziaria. - La legge intertribale. - Esempi tratti dalla vita dei nostri contemporanei. - Buriati. - Cabili. - Montanari del Caucaso. - Razze africane.
Non si può studiare studiare l'uomo primitivo senz'essere colpiti profondamente dalla socievolezza della quale esso dà prova fin dai primi passi nella vita. L'esistenza di società umane, è dimostrata dalle vestigia che troviamo dell'età paleolitica e neolitica; e quando studiamo i selvaggi contemporanei, il cui genere di vita è ancora quello dell'uomo neolitico, li troviamo strettamente uniti dalla organizzazione, estremamente antica, del clan, che permette loro di associare le forze individuali, ancora così deboli, di godere della vita in comune e di progredire.
L'uomo non è un'eccezione nella natura, ma egli pure si conforma al grande principio del mutuo appoggio, che dà le migliori probabilità di sopravvivenza su quelli che sanno meglio aiutarsi nella lotta per la vita. Tali sono le conclusioni alle quali siamo giunti nel precedente capitolo.
Tuttavia, quando arriviamo ad un grado più alto della civiltà ed attingiamo alla storia, che à già qualche cosa da dire su questo periodo, siamo colpiti dalle lotte e dai conflitti che essa rivela. Gli antichi legami sembrano essere interamente spezzati. Si vedono razze combattere altre razze, tribù contro tribù, individui contro individui; e dal caos e dall'urto di queste forze ostili, l'uman genere esce diviso in caste, asservite a despoti, separato in Stati sempre pronti a farsi guerra.
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Caucaso Stati
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