Essa riconosceva l'indipendenza della famiglia ed insieme l'accresceva; - il comune rurale rinunciava al diritto degli affari interiori nel seno di ogni famiglia; dava maggiore libertà all'iniziativa personale; non era da principio ostile all'unione tra individui di ceppo differente, e, nello stesso tempo, manteneva la coesione necessaria d'azione e di pensiero; infine, era abbastanza forte per opporsi alle tendenze dominatrici della minoranza di stregoni, di preti o di guerrieri di professione. Il comune rurale divenne così la cellula fondamentale della futura organizzazione, ed in molte nazioni à conservato lo stesso carattere fino ai giorni nostri.
Ora, si sa, e non lo si contesta quasi più, che il comune rurale non era un carattere specifico degli Slavi e neppure degli antichi Teutoni. Esisteva nell'Inghilterra durante il periodo sassone così bene come sotto la dominazione normanna, esso è sopravvissuto in parte fino al diciannovesimo secolo;154 era alla base della organizzazione sociale dell'antica Scozia,155 dell'antica Irlanda, e dell'antico paese di Galles. In Francia, i possedimenti comunali e le distribuzioni di terre arabili dell'assemblea dei villaggi persistettero dai primi secoli dell'era nostra fino al Turgot, il quale trovò le assemblee rurali «troppo rumorose» e ne cominciò l'abolizione.156 Il comune rurale sopravvisse alla dominazione romana in Italia, e riapparve dopo la caduta dell'impero romano. Essa era la regola presso gli Scandinavi, gli Slavi, i Finni (nella pittäyä, come pure, probabilmente, nella kihlakunta) presso i Curi ed i Livi.
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