163 Le sopravvivenze di quest'abitudine sono innumerevoli. Anche nella Francia, completamente romanizzata, la coltura in comune era ancora abituale circa venticinque anni fa, e in Bretagna, nel Morbihan.164 L'antico cyvar gallo, o associazione di lavoratori, come la coltivazione in comune della terra attribuita all'epoca del villaggio, sono affatto comuni tra le tribù del Caucaso meno toccate dalla civiltà.165
Fatti simili si incontrano costantemente tra i contadini russi. Si sa anche che parecchie tribù del Brasile, dell'America centrale e del Messico avevano l'abitudine di coltivare in comune i loro campi e che questa stessa abitudine è molto diffusa presso i Malesi, nella Nuova Caledonia, fra parecchie razze e presso altri popoli.166 Insomma, l'agricoltura in comune è così abituale presso gli Ariani, gli Uralo-Altaici, i Mongoli, i Negri, i Pellirosse, i Malesi e i Melanesi che possiamo considerarla come una forma di agricoltura primitiva che, senza essere la sola possibile, fu una forma universale.167
La coltivazione in comune non implica però necessariamente il pasto generale in comune. Già sotto il regime dei clans noi vediamo spesso che quando i battelli carichi di frutta o di pesci entrano nel villaggio, il cibo che recano è diviso fra tutte le capanne e le «lunghe case» abitate sia da parecchie famiglie, sia da giovani; questo cibo è cotto separatamente in ogni focolare. Così l'abitudine di mangiare in un cerchio più intimo di parenti o di associati esisteva già nel periodo primitivo della organizzazione per tribù. Essa diventa regola nel comune rurale.
| |
Francia Bretagna Morbihan Caucaso Brasile America Messico Malesi Nuova Caledonia Insomma Ariani Uralo-Altaici Mongoli Negri Pellirosse Malesi Melanesi
|