Anche gli alimenti prodotti in comune erano generalmente divisi tra le diverse case dopo che una parte era stata messa in serbo per l'uso collettivo. Però la tradizione del pasto in comune fu pienamente conservata. Si profittò di qualsiasi occasione, quali la commemorazione degli antenati, le feste religiose, l'inizio e la fine dei lavori dei campi, le nascite, i matrimoni e i funerali, per far partecipare la comunità ad un pasto in comune. Ancora oggi questo uso, conosciuto bene in Inghilterra sotto il nome di «cena della raccolta», è uno degli ultimi a sparire. D'altra parte, anche quando si era cessato da molto tempo di lavorare e seminare i campi in comune, diversi lavori agricoli continuarono e continuano ancora ad essere compiuti dalla comunità. Certe parti del terreno sono in molti casi coltivate in comune, sia a beneficio degli indigenti, sia per riempire i granai comunali, sia per servirsene nelle feste religiose. I canali irrigatori sono scavati e riparati in comune. Le praterie comunali vengono falciate in comune; e lo spettacolo d'un comune russo falciante una prateria - gli uomini che rivaleggiano d'ardore nel falciare mentre le donne rivoltano l'erba e la raccolgono in mucchi - è molto impressionante; si vede là che cosa il lavoro umano potrebbe e dovrebbe essere.168
In queste circostanze il fieno viene diviso tra le diverse case, ed è evidente che nessuno à diritto di prendere del fieno dal mucchio del suo vicino senza il suo permesso. Presso gli Osseti del Caucaso, quando il cucùlo canta annunciando la primavera e che i prati saranno ben presto rivestiti d'erba, tutti quelli che ne ànno bisogno, ànno il diritto di prendere nel mucchio del vicino il fieno necessario per il bestiame.
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