Molte pagine potrebbero essere riempite di principī simili, espressi e seguiti dai «barbari».
Ancora un carattere degli antichi comuni rurali merita speciale nota. Č la estensione graduale dei legami di solidarietą in associazioni sempre pił numerose. Non soltanto le tribł si federavano in colonie, ma anche le colonie, benchč di differente origine, si riunivano in confederazioni. Certe unioni erano cosģ strette che, presso i Vandali, per esempio, una parte della loro confederazione essendosi separata per andare verso il Reno, e di lą in Spagna e in Africa, quelli che erano rimasti rispettarono, durante quarant'anni consecutivi, le divisioni della terra e i villaggi abbandonati dai loro antichi confederati, e non ne presero possesso, fino a che non furono assicurati, da degli inviati, che i loro confederati non avevano pił l'intenzione di tornare. Presso altri barbari, il suolo veniva coltivato da una parte del gruppo, mentre l'altra parte combatteva alle frontiere, o al di lą, del territorio comune. Quanto alle leghe tra parecchie nazioni, esse erano molto frequenti. I Sicambri s'erano uniti con i Charuschi e gli Svevi, i Quadi con i Sarmati; i Sarmati con gli Alani, i Carpi con gli Unni. Pił tardi vediamo anche il concetto di nazione svilupparsi gradatamente in Europa, molto tempo prima che qualche organizzazione somigliante ad uno Stato si fosse costituita in qualche parte del continente occupato dai barbari. Queste nazioni - poichč č impossibile ricusare il nome di nazione alla Francia merovingia od alla Russia dell'XI e del XII secolo - erano mantenute unite dal comune linguaggio e dal tacito accordo tra le piccole repubbliche per eleggere i loro duci in una famiglia speciale.
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