- Sovranità giudiziaria ed amministrativa. - Il lavoro manuale considerato come onorevole. - Il commercio della corporazione e della città.
La socievolezza ed il bisogno di aiuto ed appoggio mutui sono talmente inerenti alla natura umana che in nessuna epoca storica troviamo gli uomini viventi in piccole famiglie isolate, combattenti le une contro le altre per assicurarsi i mezzi di sussistenza. Al contrario, le moderne ricerche, come abbiamo veduto nei due precedenti capitoli, mostrano che fin dal principio della vita preistorica, gli uomini formarono delle associazioni di gentes, clans o tribù, conservate dall'idea di una comune origine e dalla adorazione di antenati comuni. Per migliaia e migliaia di anni, questa organizzazione servì di legame tra gli uomini, benchè non vi fosse stata autorità di nessuna specie ad imporla; essa esercitò un profondo influsso sul progresso ulteriore del genere umano; e quando i legami della comune origine furono allentati per le grandi migrazioni, mentre lo sviluppo della famiglia separata all'interno del clan distruggeva la antica unità, una nuova forma di unione si sviluppava, territoriale al principio: fu allora il comune rurale che creò il genio sociale dell'uomo.
Questa istituzione mantenne, a sua volta, l'unione necessaria, permettendo all'uomo di continuare lo sviluppo ulteriore delle forme di vita sociale, di superare uno dei periodi più cupi della storia senza lasciare la società disciogliersi in incerte aggregazioni di famiglie e di individui, e di elaborare gran numero di istituzioni secondarie, delle quali più d'una è sopravvissuta fino ai giorni nostri.
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