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Però più penetriamo nella vita di quest'epoca, verso il VI ed il VII secolo dell'era nostra, più vediamo che un altro elemento, oltre la ricchezza e la forza militare, fu necessario per costituire l'autorità oligarchica. Fu un elemento di leggi e di diritti, il desiderio delle masse di mantenere la pace, di stabilire ciò che esse consideravano come giusto, che dette ai capi delle scholae - re, duchi, kniazes ed altri - la forza che acquistarono due o tre secoli più tardi. Questa stessa idea di giustizia, concepita come una vendetta equa per ogni torto, idea che erasi sviluppata sotto il regime della tribù, si ritrova attraverso la storia delle istituzioni posteriori, e, più che le cause militari ed economiche, quest'idea divenne la base sulla quale si fondò l'autorità dei re e dei signori feudali.
Una delle principali preoccupazioni dei comuni rurali barbari (così pure presso i nostri contemporanei barbari) fu di mettere termine, il più presto possibile, alla vendetta che produceva il concetto corrente della giustizia. Quando una lite nasceva il comune interveniva immediatamente, e dopo che l'assemblea popolare aveva inteso l'affare, fissava il compenso da pagare alla persona lesa o alla famiglia (Wergeld); così il fred, od ammenda per la violazione della pace, che doveva essere pagato al comune. I dissensi interni erano facilmente quietati in questa maniera. Ma quando, nonostante tutte le misure prese per prevenirli, dei dissensi sorgevano tra due differenti tribù o due confederazioni di tribù,205 la difficoltà stava nel trovare un arbitro capace, tanto per la sua imparzialità quanto per la sua conoscenza della legge antica, di formulare una sentenza la cui decisione fosse accettata dalle due parti.
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Wergeld
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