228 Possiamo vedere gli stessi fatti anche oggi nel çof dei Cabili.229 I Cabili ànno il loro comune rurale; ma quest'associazione non basta per tutti i bisogni dell'unione, politici, commerciali e personali, ed essi costituiscono la fraternità più stretta del çof.
Quanto ai caratteri sociali delle gilde del Medioevo, qualsiasi statuto di gilda può darne un'idea. Prendiamo per esempio lo skraa di qualche gilda primitiva danese: vi leggiamo dapprima una esposizione dei sentimenti di fraternità generale che devono regnare nella gilda, poi vengono le regole relative all'autogiurisdizione in caso di litigio tra due fratelli, o tra un fratello e uno straniero; poi sono enumerati i doveri sociali dei fratelli. Se la casa di un fratello è bruciata, o se egli à perduto il suo bastimento, o se à sofferto durante un pellegrinaggio, tutti i fratelli devono venirgli in aiuto. Se un fratello cade gravemente malato, due fratelli devono vegliare presso il suo letto fino a che non sia fuori di pericolo, e se muore, i fratelli devono sotterrarlo - grande faccenda in tempo d'epidemia - accompagnarlo alla chiesa ed alla tomba. Dopo la sua morte devono soccorrere i suoi figli se sono nel bisogno; molto spesso la vedova diventa una «sorella» della gilda.230
Questi due caratteri principali s'incontrano in tutte le fratellanze formate non importa con quale scopo. Sempre i componenti si trattano come fratelli, e si danno il nome di fratelli e sorelle;231 tutti essendo uguali davanti alla gilda. Essi possedevano il «cheptel» (bestiame, terre, bastimenti, luoghi di coltivazione, o «fondi») in comune.
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