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      Eppure le linee principali della loro organizzazione e dello spirito che le anima si rassomigliano per un'aria di famiglia molto marcata. In ogni parte vediamo le stesse federazioni di piccoli comuni e di corporazioni, le stesse «città minori» soggette alla città madre, le stesse assemblee di popolo e gli stessi emblemi della sua indipendenza. Il defensor della città, sotto nomi differenti ed insegne differenti, rappresenta la stessa autorità e gli stessi interessi. Le sussistenze alimentari, il loro lavoro ed il commercio sono ordinati su piani molto simili; le lotte interne ed esterne sono sostenute con le stesse ambizioni: e per di più, le formule usate in quelle lotte, come negli annali, le ordinanze e le cariche sono identiche; ed i monumenti architettonici, siano di stile gotico, romano o bizantino, esprimono le stesse aspirazioni e lo stesso ideale: sono concepiti e costruiti nella stessa maniera. Molte differenze non sono che differenze di tempi, invece differenze reali tra le città sorelle si trovano in varie parti d'Europa. L'unità dell'idea direttrice e l'identità dell'origine compensano le differenze di clima, di posizione geografica, di ricchezza, di lingua e di religione. Per ciò possiamo parlare della città del Medioevo come di una fase ben definita della civiltà; e, quantunque ogni ricerca, facendo scaturire le differenze locali ed individuali, presenti vivo interesse, possiamo delineare a grandi linee lo svolgimento comune a tutte le città.255
      Certo la protezione accordata alla piazza del mercato dai primi tempi barbari, à rappresentato una parte importante, non esclusiva, nell'emancipazione della città del Medioevo.


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Il mutuo appoggio fattore dell'evoluzione
di Petr Alekseevic Kropotkin
Libreria Internazionale di Avanguardia Bologna
1950 pagine 350

   





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