Le corporazioni del Medioevo sapevano mantenere la loro indipendenza; e più tardi, particolarmente nel secolo XIV, allorchè in seguito a parecchie cause che ben presto indicheremo, la vecchia vita municipale subì una profonda modificazione, i giovani maestri si mostrarono abbastanza forti per acquistare la loro giusta parte nella gestione degli affari della città. Le masse, organizzate in «arti minori», si sollevarono per togliere il potere dalle mani di un'oligarchia che ingrandiva, e la maggioranza riuscì in questo compito, aprendo così una nuova era di prosperità.
È vero che in certe città la sommossa fu soffocata nel sangue, e che vi furono esecuzioni in massa di operai, come accadde a Parigi nel 1306 ed a Colonia nel 1371. In questo caso le franchigie delle città caddero rapidamente in decadenza, e la città fu sottomessa gradatamente all'autorità centrale. Ma la maggioranza delle città aveva conservata sufficente vitalità per uscire da questa lotta con un rinnovato vigore ed una nuova vita, e un nuovo periodo di ringiovanimento fu la loro ricompensa. Vi fu un rifiorimento di vita che si manifestò con splendidi movimenti d'architettura, con un nuovo periodo di prosperità, con un rapido progresso, tanto nella tecnica quanto nell'invenzione, con un nuovo movimento intellettuale che portò al Rinascimento e alla Riforma.269
La vita della città del Medioevo fu una successione di aspre battaglie per conquistare la libertà e per conservarla.
È vero che una razza forte e tenace di borghesi erasi sviluppata durante queste accanite lotte; è vero che l'amore ed il rispetto per la città materna erano stati nutriti da queste lotte e che le grandi cose compiute dai comuni del Medioevo furono una conseguenza diretta di quest'amore.
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