Abbiamo appena bisogno di aggiungere che le città del Medioevo ànno più contribuito con le unioni anseatiche allo sviluppo delle relazioni internazionali, della navigazione e delle scoperte marittime di tutti gli Stati dei primi diciassette secoli dell'era nostra.
In breve, federazioni tra piccole unità territoriali, come tra uomini uniti da lavori comuni nelle loro rispettive corporazioni, e le federazioni tra città e gruppi di città costituiscono l'essenza stessa della vita e del pensiero in quest'epoca. Il periodo compreso tra il X e il XVI secolo della nostra era potrebbe dunque essere descritto come un immenso sforzo per stabilire l'aiuto e l'appoggio reciproco in vaste proporzioni, il principio di federazione e d'associazione essendo applicato in tutte le manifestazioni della vita umana ed in tutti i gradi possibili. Questo sforzo fu in gran parte coronato da successo. Unì uomini che prima erano divisi; assicurò loro molta libertà, e raddoppiò le loro forze. In un tempo in cui il particolarismo era prodotto da tante circostanze, in cui le cause di discordie e di gelosie erano così numerose, è confortante il vedere delle città, sparse su un vasto continente, aver tanto in comune ed essere pronte a confederarsi per il compimento di scopi comuni. A lungo andare soccombettero davanti a nemici potenti. Per non aver capito il principio del mutuo appoggio più largamente, commisero esse medesime errori funesti. Ma non perirono per gelosie reciproche, ed i loro errori non provenivano da mancanza di spirito federativo.
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