Pagina (229/350)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      Tali furono i cambiamenti magici compiuti in Europa in meno di quattrocento anni. E se ci si vuol rendere conto delle perdite sofferte per la distruzione delle città libere, occorre raffrontare il secolo XVII con il XIV o il XIII. La prosperità che caratterizzava in altri tempi la Scozia, la Germania, le pianure d'Italia è scomparsa; le strade sono cadute nell'abbandono; le città sono spopolate, il lavoro è asservito, l'arte è in decadenza, il commercio stesso declina.284
      Se le città del Medioevo non ci avessero lasciato nessun monumento scritto a testimonianza del loro splendore, e non avessero lasciato che i monumenti d'architettura che vediamo ancora oggi in tutta Europa, dalla Scozia all'Italia e da Girona in Spagna fino a Breslavia in territorio slavo, potremmo affermare che il periodo in cui le città ebbero vita indipendente fu quello del più grande sviluppo dello spirito umano dall'era cristiana al XVIII secolo. Se guardiamo, ad esempio, un quadro del Medioevo rappresentante Norimberga con le sue torri, i suoi campanili slanciati, di cui ciascuno porta l'impronta di un'arte liberamente creatrice, possiamo appena concepire che trecento anni prima la città era un ammasso di misere capanne. E la nostra ammirazione non fa che crescere, quando entriamo nei particolari dell'architettura e dei fregi di ciascuna delle innumerevoli chiese, campanili, case municipali, porte di città, ecc., che troviamo in Europa, tanto lontano verso l'est come la Boemia e le città, morte oggidì, della Galizia polacca.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Il mutuo appoggio fattore dell'evoluzione
di Petr Alekseevic Kropotkin
Libreria Internazionale di Avanguardia Bologna
1950 pagine 350

   





Europa Scozia Germania Italia Medioevo Europa Scozia Italia Girona Spagna Breslavia Medioevo Norimberga Europa Boemia Galizia