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      Aveva scelto per sua residenza un gruppo di villaggi ben situati, dove non era si ancora sviluppata la libera vita municipale - Parigi, Madrid o Mosca - e con il lavoro dei suoi servi ne aveva fatto delle città regie fortificate. Là attirava dei compagni d'arme, dando loro con liberalità villaggi, e dei mercanti, offrendo la sua protezione nel commercio. Il germe d'un futuro Stato, che cominciava gradatamente ad assorbire altri centri simili, era così formato. Dei giureconsulti, versati nello studio del Diritto romano, abbondavano in questi centri, razza d'uomini tenaci ed ambiziosi, usciti dalla borghesia; detestavano al pari la alterigia dei signori e lo spirito ribelle dei contadini. La forma stessa del comune rurale, che i loro codici ignoravano, ed i principî di federalismo loro ripugnavano come un'eredità dei «barbari». Il cesarismo, sostenuto dalla menzogna del consenso popolare e dalla forza delle armi, tale era il loro ideale, e lavoravano alacremente per quelli che promettevano di attuarlo.294
      La Chiesa cristiana, altra volta ribelle alla legge romana ed ora sua alleata, lavorò nello stesso senso. Il tentativo di costituire l'impero teocratico d'Europa essendo fallito, i vescovi più intelligenti e più ambiziosi prestarono il loro concorso a quelli sui quali contavano per ricostruire il potere dei re di Israele o degli imperatori di Costantinopoli. La Chiesa consacrò questi primi dominatori, li coronò come rappresentanti di Dio sulla terra, mise a loro servizio il sapere e lo spirito politico dei suoi ministri, le sue benedizioni e le sue maledizioni, le sue ricchezze e le simpatie che aveva conservate tra i poveri.


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Il mutuo appoggio fattore dell'evoluzione
di Petr Alekseevic Kropotkin
Libreria Internazionale di Avanguardia Bologna
1950 pagine 350

   





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