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      Queste abitudini di aiuto reciproco - delle quali potremmo dare molti altri esempi - spiegano senza dubbio la facilità con la quale i contadini francesi s'associano per servirsi, ciascuno a sua volta, dell'aratro con il suo tiro di cavalli, del torchio, o della macchina da battere, quando un solo membro del villaggio li possiede; e si capisce come s'uniscano per compiere in comune ogni specie di lavoro agricolo. I canali sono stati arginati, le foreste rese coltivabili, si sono piantati degli alberi, le paludi sono state prosciugate dai comuni rurali da tempi immemorabili e la stessa cosa continua anche oggi.
      Qualche anno fa, a La Borne, nel Lozère, colline aride furono trasformate in fertili giardini dal lavoro comunale. «Lo spazio faceva difetto, essi ànno inalzato dei terrapieni; mancando la terra, l'ànno portata sulle spalle. Su questi terrapieni ànno piantato dei castagneti, vigneti, pescheti, numerosi alberi fruttiferi, legumi. Per fertilizzare questo terreno artificiale ànno costruito dei béals o canali lunghi 3-5 chilometri, ed anche più; recentemente ne ànno scavato uno di 16 o 17 chilometri».323
      Allo stesso spirito dobbiamo anche il notevole successo ottenuto recentemente dai sindacati agrari, od associazioni di contadini e di proprietari. Non fu che nel 1884 che le società di più di diciannove persone furono tollerate in Francia, e non occorre dire che quando questa «pericolosa esperienza» fu tentata - prendo a prestito le parole alle Camere - tutte le «precauzioni» possibili che possono essere inventate dai funzionari, furono prese.


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Il mutuo appoggio fattore dell'evoluzione
di Petr Alekseevic Kropotkin
Libreria Internazionale di Avanguardia Bologna
1950 pagine 350

   





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