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      La Crimea e la regione situata al nord della Crimea (la provincia di Tauride) per le quali possediamo dei documenti particolareggiati, sono un eccellente esempio di questo movimento. Questo territorio cominciò ad essere colonizzato, dopo la sua annessione nel 1783, da Piccoli e Grandi Russi, da abitanti della Russia Bianca e da Cosacchi, da uomini liberi e da servi fuggiaschi che vennero isolatamente od in piccoli gruppi da tutte le parti della Russia. Si occuparono dapprima dell'allevamento del bestiame e quando cominciarono più tardi a coltivare il suolo, ciascuno ne coltivò tanto, quanto i suoi mezzi glielo permettevano. Ma quando, continuando la immigrazione ed essendo stati introdotti gli aratri perfezionati, la terra si trovò molto ricercata, delle aspre contese si sollevarono tra i coloni. Queste dispute durarono anni, fino a che i coloni che non erano precedentemente uniti da nessun mutuo legame, vennero a poco a poco all'idea che un termine doveva essere messo alle discordie con la introduzione della proprietà in comune della terra. Adottarono delle decisioni stipulando che la terra che essi possedevano individualmente diverrebbe d'ora innanzi proprietà comunale, e si misero a ripartirla tra gli abitanti secondo le regole abituali del comune rurale. Il movimento prese lentamente una grande estensione, e sopra una parte sola di territorio, gli statisti contarono 161 villaggi nei quali la proprietà comunale era stata introdotta dagli stessi proprietari campagnuoli, principalmente negli anni 1855-1885, per sostituire la proprietà privata.


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Il mutuo appoggio fattore dell'evoluzione
di Petr Alekseevic Kropotkin
Libreria Internazionale di Avanguardia Bologna
1950 pagine 350

   





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