Quando scorro delle opere quali il compendio della legge consuetudinaria dell'Africa, di Post, capisco il perchè nonostante la tirannia, l'oppressione, il brigantaggio, le incursioni, le guerre fra tribù, i re avidi, gli stregoni ed i sacerdoti ingannatori, i mercanti di schiavi ed altre calamità, queste popolazioni non si sono disperse tra i boschi; perchè ànno conservato una certa civiltà, e sono rimasti esseri umani invece di cadere al livello delle famiglie sparse degli Orangutang che tendono a sparire. Il fatto è che i mercati di schiavi, i ladri dell'avorio, i re guerrieri, gli eroi che ànno acquistato la loro gloria sterminando i Matabeli o i Malgaci - tutti quelli là passano e spariscono, lasciando tracce di sangue e di fuoco; ma il nocciolo delle istituzioni, le abitudini ed i costumi di mutuo appoggio, che si sono sviluppati nella tribù e nel comune rurale, restano; e mantengono gli uomini uniti in società, aperti al progresso della civiltà e pronti a riceverla quando il giorno sarà giunto in cui si apporterà loro la civiltà con la scuola e non col cannone.
Ciò è vero anche per le nostre nazioni civili. Le calamità naturali ed artificiali vengono e spariscono. Popolazioni intere sono ridotte periodicamente alla miseria e alla fame; le sorgenti stesse della vita sono inaridite per milioni d'uomini, ridotti al pauperismo delle città; la intelligenza, la ragione e i sentimenti di milioni d'uomini sono viziati con insegnamenti concepiti per l'interesse di una minoranza.
| |
Africa Post Orangutang Matabeli Malgaci
|