Essi sono comuni... Conosco anche la signora D... (Oval, Hackney Road) che à una macchina da cucire e che cuce continuamente per altri, senza accettare nessun compenso, quantunque abbia ella stessa da prender cura dei suoi cinque figli e di suo marito... E così via».
Per chi conosce un poco la vita delle classi operaie è evidente che se l'aiuto reciproco non fosse esercitato largamente, non potrebbero venire a capo di tutte le difficoltà che le circondano. Non è che per caso che una famiglia operaia può attraversare la vita senza trovarsi ad affrontare circostanze quali quelle del brutto periodo descritto dall'operaio nastraio Giuseppe Gutteridge, nella sua autobiografia.368 E se tutti non vanno ad urtare contro tali vicende, lo devono al reciproco aiuto. Nel caso di Gutteridge, fu una vecchia serva miserabilmente povera ella stessa, che sorse nel momento in cui la famiglia si avvicinava ad una catastrofe finale, e portò un po' di pane, di carbone e una lettiera presi a credito. In altri casi sarà un altro, qualche vicino che verrà a salvare la famiglia. Ma senza l'aiuto di qualche altro povero, quanti sarebbero tratti, ogni anno, ad una irreparabile rovina!369
Plimsoll, dopo aver vissuto qualche tempo tra i poveri, per 7 scellini 6 pence la settimana (lire 9,35) dovette riconoscere che il sentimento di benevolenza che egli aveva avuto incominciando quella vita, «si cambiò in ammirazione e rispetto cordiale» quando vide come le relazioni dei poveri tra di loro abbondino di fatti di aiuto reciproco e di sostegno, ed allora conobbe i semplici modi con i quali questo sostegno vien dato.
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