Con tali guide spirituali, i sentimenti delle classi ricche diventano necessariamente, come fece rilevare il Plimsoll, «stratificati». Raramente i ricchi si voltano verso i poveri, dai quali sono separati per il modo di vivere, e non ne conoscono nei loro veri aspetti la vita quotidiana. Ma - se teniamo conto degli effetti della cupidigia e delle spese futili imposte dalla ricchezza stessa - anche i ricchi, nella cerchia della loro famiglia e dei loro amici praticano lo stesso aiuto reciproco e mutuo appoggio dei poveri. Il Dott. Ihering e L. Dargun ànno perfettamente ragione dicendo che se si potesse fare una statistica di tutto il denaro che passa da una mano all'altra sotto forma di soccorso o di prestito amichevole, la somma totale sarebbe enorme, anche in paragone delle transazioni del mondo commerciale. E se potessimo aggiungervi, come dovremmo, ciò che è speso in ospitalità, in ricevimenti, in piccoli servizi scambievoli, senza contare il riassetto degli affari altrui, i doni e le elemosine, saremmo certo colpiti dalla importanza di tali passaggi nell'economia nazionale. Anche nella società che è governata dall'egoismo commerciale, la espressione corrente: «siamo stati trattati duramente da questa casa» mostra che vi è un trattamento amichevole, opposto al duro trattamento che non conosce che la legge; e qualunque commerciante sa quante case commerciali siano salvate ogni anno dal fallimento per il sostegno amichevole di altre case.
In quanto ai doni di carità ed alla somma di lavoro per il benessere generale che forniscono volontariamente tante persone agiate, tanti operai e tanti uomini della classe professionale (medici, ecc.
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Plimsoll Dott Dargun
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