) ciascuno conosce la parte di queste due categorie di beneficenza nella vita moderna. Se il desiderio di acquistare notorietā, potenza politica, o qualche distinzione sociale guasta spesso il vero carattere della beneficenza, non č possibile dubitare che l'impulso non venga, nella maggioranza dei casi, dagli stessi sentimenti di mutuo aiuto. Bene spesso gli uomini che ānno acquistato ricchezze non vi trovano la sodisfazione che si aspettavano. Altri cominciano a sentire che, malgrado gli economisti presentino la ricchezza come una ricompensa del merito, la loro propria ricompensa č esagerata. La coscienza della solidarietā umana si fa sentire; e quantunque la vita della societā sia organizzata in modo da soffocare questi sentimenti con mille artifici, il senso della solidarietā prende spesso il sopravvento; molti tentano allora di trovare una uscita a questo bisogno profondamente umano dando la loro ricchezza o le loro forze a qualche cosa che aiuterā il benessere generale.
Riassumendo: nč il potere schiacciante dello Stato centralizzato, nč gli insegnamenti dell'odio reciproco e di lotta spietata che dettero, ornandoli degli attributi della Scienza, dei gentili filosofi e sociologi, ānno potuto distruggere il sentimento della solidarietā umana, profondamente radicato nell'intelletto e nel cuore dell'uomo, e fortificato da una evoluzione anteriore. Ciō che č il prodotto del progresso dai suoi primi periodi non potrebbe essere dominato da uno degli aspetti di questo stesso progresso.
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