31).
Il fatto è tanto più notevole in quanto la fauna del Brasile, che è povera di mammiferi, non è affatto povera di uccelli, come si è visto in una precedente citazione, relativa alle società di uccelli. E però, non è l'eccesso di popolazione, bensì il contrario, che caratterizza le foreste del Brasile, come quelle dell'Asia e dell'Africa. La stessa cosa è vera per le pampas dell'America del sud; Hudson rileva che è del tutto meraviglioso che non si trovi che un solo piccolo ruminante su quest'immensa distesa erbosa, la quale mirabilmente converrebbe a quadrupedi erbivori. Milioni di montoni, di bestiame e di cavalli, introdotti dall'uomo, pascolano ora sopra una parte di queste praterie. Nelle pampas anche gli uccelli terrestri sono poco numerosi, tanto come specie che come individui.
VI. Adattamenti per evitare la concorrenza.
Numerosi esempi di adattamento sono menzionati nelle opere di tutti i naturalisti esploratori. Uno tra gli altri, molto interessante, è quello dell'armadillo velloso, del quale l'Hudson dice: «egli à saputo crearsi una vita a sè, e ciò fa sì che egli prosperi, mentre i suoi congeneri spariscono rapidamente. Il suo cibo è dei più vari. Divora ogni specie di insetti, scoprendo vermi e larve a parecchi pollici sotto terra. È ghiotto di uova e di giovani uccelli; si nutre di carogne volentieri come un avvoltoio; e quando manca di cibo animale, si mette a regime vegetale: trifoglio ed anche grano di mais. Così, mentre altri animali soffrono la fame, l'armadillo chiomato è sempre grasso e vigoroso» (Naturalist on the La Plata, pag.
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