Si capisce il formidabile insieme di fatti ed il numero enorme di studî minuziosi sui punti particolari, necessari per condurre a conclusioni certe.
È ben questo che si trova tuttavia nell'opera monumentale del Bachofen e dei suoi continuatori, ma ciò manca nelle opere della scuola avversa. Il cumulo dei fatti raccolti dal Westermarck è senza dubbio grande, e l'opera sua è certamente molto pregevole come saggio critico; ma egli non potrà indurre coloro che ànno studiato le opere del Bachofen, del Morgan, di Mac Lennan, di Post, di Kovalevsky, ecc., e che ànno familiari le opere della scuola del comune rurale, a cambiare opinione e ad ammettere la teoria della famiglia patriarcale.
Gli argomenti tratti dal Westermarck dalle abitudini familiari dei primati non ànno affatto, a nostro parere, il valore che loro s'attribuisce. Ciò che sappiamo delle relazioni di famiglia nelle specie socievoli delle scimmie contemporanee è molto incerto, invece le due specie non socievoli degli orangutang e dei gorilla devono essere messe fuori di discussione, perchè tutte e due sono, come ò indicato nel testo, specie che vanno sparendo. Ne sappiamo ancora meno sulle relazioni tra i maschi e le femmine presso i primati sul finire del periodo terziario. Le specie che vivevano allora sono probabilmente tutte estinte ed ignoriamo assolutamente quale fu la forma ancestrale dalla quale l'uomo è venuto. Tutto ciò che possiamo dire con qualche apparenza di probabilità è che una grande varietà di relazioni sessuali è senza dubbio esistita nelle differenti specie di scimmie, estremamente numerose in tale epoca; e che grandi cambiamenti ci son dovuti essere da allora nelle abitudini dei primati: cambiamenti come se ne sono prodotti durante i due ultimi secoli nelle abitudini di molte altre specie di mammiferi.
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