Dapprima fu ucciso il suo cavallo, e fu mangiato; poi si bruciò la sua casetta mobile e i finimenti del cavallo e vari oggetti che avevano appartenuto alla regina. Parecchi giornali raccontarono questo fatto.
IX. La «famiglia indivisa».
Dalla pubblicazione del presente libro, un certo numero di buone opere sono apparse riguardanti la Zadrouga della Slavonia meridionale o la «famiglia composta», paragonata ad altre forme d'organizzazione della famiglia; tra gli altri da Ernesto Miler, nel Jahrbuch der Internationaler Vereinung für vergleichende Rechtswissenschaft und Volkswirthschaftslehre, 1897, e da I. - E. Geszow, La Zadrouga in Bulgaria e La proprietà, il lavoro, i costumi, l'organizzazione della Zadrouga in Bulgaria. È necessario citi anche lo studio ben conosciuto del Bogisic (De la forme dite «inokosna» de la famille rurale chez les Serbes et les Croats, Paris, 1884). Questo studio è stato omesso nel testo.
X. L'origine delle gilde.
L'origine delle gilde è stata il soggetto di molte discussioni. L'esistenza delle corporazioni di mestiere, o «collegi» d'artigiani, nell'antica Roma non offre nessun dubbio. Si vede, infatti, in un passo di Plutarco, che Numa le regolamentò. «Divise il popolo, vi è detto, i corpi di mestieri... ordinando loro di avere delle confraternite, delle feste e delle riunioni ed indicando il culto che dovevano celebrare davanti agli dèi, secondo la dignità di ogni mestiere». Tuttavia è quasi certo che non fu il re romano che inventò od istituì i «collegi di mestiere»: essi esistevano già nella Grecia antica.
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