Pagina (11/55)

   

pagina


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

      E tutto codesto guasto, tutte codeste sciagure, tutta codesta ruina vi deriva non già dai nemici, ma ben certamente da un inimico, da quello stesso, che voi faceste sì grande com'egli è, pel quale voi andate intrepidamente alla guerra, per la di cui grandezza vi fate pregio di sacrificare le vostre stesse persone alla morte. Colui, che sì dispoticamente vi tiranneggia non ha più di due occhi non ha più di due mani, non ha che un sol corpo, nè è fornito di verun'altra cosa di più dell'ultimo e più vile uomicciattolo delle innumerabiti vostre Città. Se non che egli solo ha più di voi tutti la superiorità, che voi già avete accordata per distruggervi. D'onde ha egli preso tanti occhi per ispiarvi, se voi non glieli aveste prestati? Come trovasi egli tante mani per battervi, se prese non le avesse tra di voi? I piedi, coi quali egli calpesta le vostre città d'onde gli sono essi venuti se non sono i vostri? In qual modo esercita egli alcun potere su di voi se non per opera di voi medesimi? Come oserebb'egli assalirvi se non fosse di concerto con voi stessi? Che potrebb'egli farvi, se voi non foste i ricettatori del ladrone, che vi saccheggia, complici dell'assassino, che vi uccide, e traditori di voi medesimi? Voi seminate le vostre biade, perch'egli dia loro il guasto; voi ammobiliate, e riempiete le vostre case per fornire alle di lui rapine. Voi nudrite le vostre figliuole affinch'egli abbia onde saziare la propria libidine. Voi allevate i vostri figliuoli, perch'egli al meglio andare gli conduca seco nelle sue guerre, li strascini al macello, li renda i ministri della propria cupidigia, gli esecutori delle sue vendette.


Pagina_Precedente  Pagina_Successiva  Indice  Copertina 

   

Discorso di Stefano della Boetie della schiavitù volontaria o il Contra uno
Etienne de la Boetie
di
1799 pagine 55

   





Città