Posto che adunque cotesta ottima madre assegnò a ciascheduno di noi l'intera terra per dimora, e che ci alloggiò tutti in certo modo nella medesima casa, e tutti ci forma della medesima pasta, acciò che potessimo rimirarci, e per così dire riconoscerci l'uno nell'altro: e poich'ella ci concedè in comune il gran dono della voce, e della parola, affinchè meglio conversare potessimo fra di noi, ed affratellarci pel mezzo dell'universale e mutua comunicazione de' nostri pensieri, e delle nostre volontà e se ella ha proccurato per ogni via di vieppiù stringere, e rendere tenace il vincolo del nostro attaccamento, e della nostra società: e finalmente ha dimostrato in ogni cosa di volere non solo riunirci, ma del tutto immedesimarci, non si dee punto dubitare, che poi non siamo tutti egualmente liberi, poichè tutti siamo eguali; nè può cadere in pensiero ad alcun uomo di buon senno, che la natura abbia posto alcuno di noi in ischiavitù avendoci tutti riuniti in compagnia.
Ma egli è ben vana cosa, per verità, il discutere se sia la libertà naturale, poichè non puossi alcuno tenere in ischiavitù senza fargli torto, e poichè non havvi al mondo cosa alcuna più dell'ingiuria contraria alla natura, che in tutto dimostrasi ognora ragionevolissima: convien dunque confessare, che la libertà è naturale per quella stessa ragione appunto, a parer mio, che non solamente siamo noi nati possessori della nostra indipendenza, ma eziandio con un infinito ardore per difenderla. Che se per avventura noi dubitiamo ancora di ciò, e ci siamo imbastarditi a segno di non riconoscere i nostri vantaggi, e le nostre semplici e naturali inclinazioni, bisognerà, ch'io vi faccia l'onore, che voi meritate, e che innalzi, per così dire, in cattedra gli animali bruti per ammaestrarvi intorno alla vostra condizione.
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