Il novello stato, che ebbe bisogno del 18 Brumaio per diventare una ordinata burocrazia poggiata sul militarismo vittorioso, questo stato che completava la rivoluzione nell'atto che la negava, non potea fare a meno del suo testo, e l'ebbe nel Codice Civile, che è il libro d'oro della società che produca e venda merci. Non invano la giurisprudenza generalizzata avea serbato e commentato per secoli, nella forma di una disciplina scientifica, quel Diritto Romano, che fu, è, e sarà la forma tipica e classica del diritto d'ogni società delle merci, finché il comunismo non tolga di mezzo la possibilità di venderne e di comprarne.
La borghesia, che per l'incidenza di tante singolari circostanze fece la strepitosa rivoluzione col concorso di tante altre classi e semiclassi, sparite poi dopo breve tempo quasi tutte dalla scena politica, apparve nei momenti del più vivo attrito come spinta da motivi ed ispirata da una ideologia, che sarebbero affatto difformi dagli effetti che sopravvissero e positivamente si perpetuarono. Ciò fa, che nel calore delle lotte la vertiginosa mutazione del sottostrato economico apparisca come dissimulata dagli ideali, ed oscurata dall'intreccio di tanti propositi e disegni, da cui sorgono atti di malvagità e di eroismo inauditi, e correnti di illusioni e dure prove di disinganni. Mai si sprigionò dagli umani petti così potente la fede nell'ideale del progresso. Liberare l'uman genere dalla superstizione, o a dirittura dalla religione, fare d'ogni individuo un cittadino, e d'ogni privato un uomo pubblico; questo l'inizio: - e poi su la linea di cotesto programma compendiare, nell'azione breve di pochi anni, quella evoluzione, che ai più idealisti di ora appare quale opera di molti secoli ancora da venire: - questo l'idealismo d'allora.
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Brumaio Codice Civile Diritto Romano
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